Punk I Slam
Ist Poetry Slam italo-arabo

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26 settembre 2003
piazza Corpus Domini_TORINO
h. 21:30

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slam:master
LELLO VOCE

slammers
ANDREA CANOVA, ABDELKABIR CHOKRI,
GIOVANNA MARMO, MOHSEN MELLITI,
KASSIM BAYATLY, SARA VENTRONI,
YOUSEF TA'ANY e SPARAJURIJ



Punk I Slam perché la poesia è punk se non nel senso che può essere fatta da tutti, sicuramente nel senso che può essere ascoltata da tutti, nel senso che può mandare tutti a farsi, farsi frasi, farsi intarsi.

Punk I Slam perché mentre coetanei vanno a Londra, a New York, noi sentiamo il richiamo del deserto: spazio liscio, lì ci si può nascondere.

Punk I Slam perché la poesia ha quella impronta di involontaria modernità che alimenta l'incertezza propulsiva del suo futuro e del suo no futuro allo stesso tempo.

What the Hell Is a Poetry Slam?
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Poetry Slam Inc.@
www.poetryslam.com

Poetry Slam Founder:
Marc Kelly Smith@
www.slampapi.com


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Diario dell'Evento

Il ventisei settembre duemilatre al primo Punk I Slam italoarabo della storia in piazza corpus domini a torino io c'ero. C'ero assieme ad alcuni poeti di cui due donne un uomo quattro arabi max ponte e due sardi. Un sardo era anche lui come me e ponte di sparajurij e siccome alla prima manches a ponte hanno dato un punteggio infame sparajurij non ha passato il turno e il sardo che tra parentesi è sergio garau non poteva esibirsi perché ci sono delle regole da rispettare. Garau poi ha letto lo stesso togliendo la parola a lello voce (lo slam master della serata e di tutte le serate in genere) mentre diceva che lo slam era finito. Questo per sostenere che sparajurij non si da mai per vinto. Le due donne una era sara ventroni da roma che ha letto dei versi tratti da una raccolta che mi pare parli in generale delle persone che si incontrano in un posto che è il gasometro della sua città. Il gasometro è una gabbia fatta per il gas e per le persone che si incontrano in macchina tappezzando i finestrini col giornale per non farsi vedere dagli altri. Erano poesie sensibilmente difficili da capire ma la voce di ventroni è sempre calda e perfetta come un uomo che fuma solo che è bella. Non ha passato il turno però la gente era contenta. L'altra donna era di napoli e si chiama giovanna marmo. Lei ha letto fra l'altro la storia di un uomo piccolo che vive nel cemento. Lei si capisce quello che dice ma si capisce che non ci crede che si capisce e fa un po' la parte dell'ermetica. A me giovanna marmo piace la sua voce no è meglio la ventroni. Poi c'era l'altro sardo che non l'ho sentito perché ero andato con francesco a porta palazzo per comprare il fumo per lello voce. L'uomo di reggio emilia invece è salito su un tavolo e parlava di sua madre morta e a questa cosa di andare ai funerali col mondo che ti urla contro facendoti inciampare negli oggetti di casa tipo un libro. Gli arabi erano quattro. Uno era iracheno capelli bianchi bella presenza coi sandali malgrado il freddo erano in molti a stimarlo per quest'indizio della resistenza fisica non tutti l'hanno capito io forse sì. Il più elegante degli arabi si chiama Juseph ed era in giacca e cravatta leggeva poesie tristi sull'immigrazione clandestina. Quello intervenuto dopo di lui non l'ho sentito perché ero ancora con francesco venti euro in fumo nelle sue tasche. Il preferito di tutti però è stato Melliti. Ha recitato poesie molto corte a impatto. Quando lello voce ha detto che era Melliti il vincitore dello slam lui ha dichiarato che non gliene importava un cniente e che avrebbe regalato bottiglie di vino agli altri poeti. La serata è finita con una cena ma io sono andato via prima perché le poesie non mi fanno venire fame mi fanno venir voglia di scrivere tipo adesso. Gli slam sono un modo per sentire l'oralità dei poeti. A me l'oralità è sempre andata a genio in generale. Lo dice anche alda merini che l'oralità fa bene. Ho un cd a casa con lei che fra le altre cose dice proprio così o quasi. Raboni invece dice che gli slam vanno bene ma i poeti devono studiare. Lui è un poeta laureato non come montale che era ragioniere o forse geometra. Gli slam fanno bene alla salute di tutti. A quella di lello voce no ma è in minoranza a lui va bene così. Fra l'altro in questo slam dovevo leggere anch'io poi ho detto no. Può essere che anch'io sia una minoranza e allora siamo in due. Il terzo si chiama Arturo ed è mio fratello minore. Personalmente ritengo che egli sia un genio.

Ade Zeno

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