TORINO PARANOICA


Rubrica settimanale di Sparajurij su emilianet, nel sito di Giuseppe Caliceti

1. 23/04/02
Chiamatemi TrHansel1, come se non avessi mai imparato il mio nome, imbarazzato nel passato e nella presenza degli altri, nello spazio che vivo e occupo in più degli altri. Il capro dei sabba, l'ermafrodito originario. Ho quarantadue anni, e pensato una cosa che ne risolve un'altra. Perché non immaginando gli effetti della globalizzazione, Plinio il Vecchio parlava troppo a lungo avendo smesso di farsi2. Ma invece noi oggi nonostante le riviste delle librerie Feltrinelli, mille varianti dei pupazzetti Shrek, la pellagra oubliée, noi sogniamo ciò che mangiamo3. E i poeti sono ciò che non hanno da mangiare.
Allora mentre mi facevo colpire da sottomarini nazisovietici nella vasca grande della piscina comunale, ascoltavo David Bowie, ho avuto questo squarcio in orbita.
Che i desideranti4 incrociassero i desideri siderali dei poeti, sognassero gli incubi al cubo dei suicidi, attaccati nella veglia a radio trasmettitori REM5. E gli scrittori svegli tutte le notti a scrivere romanzi osmotici che andranno persi nel primo mattino, ma pagati bene dai soci6. In alcuni casi al lavoro nelle pennichelle dei vecchi e degli studenti universitari7.
Apparentemente innocui, invisibili e sexy.
Io me li farei.


1 Più che altro perché mia madre si chiama Greta e noi passiamo molto tempo insieme.
2 Plinio Il Vecchio pensava che la natura fosse distribuita uniformemente sul globo.
3 Cfr. detto popolare "Siamo ciò che mangiamo".
4 Persone che a causa della globalizzazione hanno problemi nel sogno e desidererebbero sognare in pace.
5 Per onestà la macchina di cui sopra non è stata ancora inventata.
6 Di conseguenza gli scrittori lavoreranno di notte come i dee-jay e le baldracche. Molti già lo fanno.
7 Per esempio sarebbe utile inventare una macchina per far dormire gli scrittori di notte mentre scrivono.


2. 07/05/02
Sono Biagio, sono poeta e credo che la mia poesia nasce dove la ragione dell'uomo si perde.
La mia Greta me l'ha insegnato, e anche mia/o figlio/a, che poesie le si scrive per farsi baciare per privarci della mancanza.
Poiché nessuno paga per la poesia, ecco ciò che abbiamo fatto per privarvi della paga, appagarvi della mancanza: per tirare al buongiorno che si vede dal mattino, abbiamo inventato un siero che rende antiquato il suicidio, abbiamo aperto questo locale che si chiama "Il Centralino", organizziamo da dieci anni le love parade più popolari della città con dj SuperPippo & Biagio. Abbiamo le drag, le puttane x lesbiche, le serate-evento come "Biancaneve sotto i nani" (Prendilo, Dandolo, Succhialo, Ciucciolo, Vengolo, Godolo, Sborolo) e il venerdì suona Boosta dei Subsonica. Sempre facciamo qualche lettura di poesie o almeno dei versi per tutti i desideranti.
La parola della bocca è la nostra pubblicità più grande ma ogni settimana mandiamo anche messaggini in endecasillabi o metro libero ai nostri potenziali clienti.
Questa idea del locale me l'ha data mia/o figlio/a, una notte che ha perso l'anima e l'ho accompagnato/a ma soprattutto barra a a cercarla da un dottore.
Da allora la mia stellapolpetta ha tanti amici/che che molti sono poeti o comunque artisti e lavora con me al locale e in giro a far serate.
Voi direte che è un bel modo di fare la puttana col macchinone e le 4 frecce e la coscia aperta sulla strada ma c'è modo e modo e noi crediamo molto nell'amore e anche nella poesia dell'amore.
Io la chiamo business art perché abbiamo fatto entrare la poesia nel flusso del mondo reale.
I nostri affari ci permettono di stare tutto il giorno a scrivere e prendere il sole di fronte di Palazzo Nuovo (Università) dove passano le primavere delle matricole degli studenti e possiamo insegnargli molte cose proprio perché facciamo un sacco di soldi.
In fondo la poesia è la voce della maggioranza, è la voce di tutti.


3. 15/05/02
Greta scura non era come nessun'altra che
nessun'altro avesse mai mai mai conosciuto.
Questa signora carezzava la fronte del suo bambino
raccontando storie di angoli rubati e tunnel voraci.
Sussurro Trhansel... Trhansel... Trhansel!...

"Nei sogni succedono cose che non si possono dire, sono fatti di materia molle, oleosa, brutta, e questo Biagio lo sa. Biagio con le sue idee sulla vita come si deve, sulla musica giusta, sul misticismo euclideo. Biagio con le sue cuffie da dj coi suoi ritmi metafisici, con la poesia nel sangue dello stomaco cirrotico. Lui che sa, sa tutto di tutto e per questo motivo è dio in persona, (diofratello) lui il mio amore che trova la soluzione per ogni buio che mangia le cose. Lui che un giorno di mille anni fa seduto sull'orlo del fiume mi ha vista bere per caso quell'acqua putrida di fogna gialla e ha detto Se vuoi venire con me, se vuoi venire devi dirmi il tuo nome, ti porterò lontano, ti farò ingoiare le mie parole, resterai innamorata della mia voce e del mio inutile cappello amaranto, faremo un figlio o una figlia assieme che sia maschio o femmina che sia una faccenda pelosa o meno a noi non interesserà e chiameremo quel che nascerà Erminia come la capra che mi ha allattato o Ermanno come il cielo che mi ha concepito, oppure Erma, Erma e così sia qualunque cosa sia, io so che tu sarai la donna dei miei sogni in rima, mi ha mormorato piano Biagio, Assieme saremo tutt'uno, urlami il tuo nome e io salverò i sogni che bevi, non li perderai per strada mai più. Allora io ho gridato quello che dovevo gridare, e la mia voce come un rombo è uscita con alle spalle il coro delle scimmie di un sogno diventato poesia così, all'improvviso."
L'attesa nasce
dall'incompletezza, la poesia
dall'altezza del tempo morto
sogno nel sogno del mio bambino
attendo il ritorno mentre proclamo
punti-croce e ricami a metà
in luce.
Metà in ombra ripongo i miei ultimi acquisti avvolti nella velina del Video Tabù. Nel comò che Biagio ha sognato per me.


3. 28/05/02

TorinoParanoica - Fiera del Libro 2002

L'arte è libera di sbagliare"
SILVIO B, Maggio 2002 e.v.

io noi oggi siamo nella condizione certe cose di dirle. che A non è vero la fiera internazionale del libro di torino lingotto la fiat antonio moresco c'è è un impiegato delle poste che ti apre la posta ma tu hai paura e non gli dici niente perchè hai sentito dire filippo la porta maurizio cucchi bambino nido all'ingrosso possono ammazzare chiunque con le loro opere, come il papa in vaticano, restituire il tempo dentro un buio logico, candida vittima prediletta e qui non c'è niente non c'è niente solo io tranne me.

intanto si diffonde la voce che un gruppo di punk satanisti affiliati ad alcune sette cittadine abbiano intenzione di prendere possesso del salone fiera del libro. non so se sono quelli del gruppo Sparajurij o Nero Luci e la sua sezione gnosticopunk e vado a chiedere allo stand della AR che alla fiera porta libri dai titoli Olocausto: dilettanti allo sbaraglio, Razza e usura, Auschwitz: fine di una leggenda e tutti i testi di Evola. chissà chi li ha fatti entrare.

che B ernesto ferrero non è un cioccolatino ma su segnalazione presenzia a tutti i funerali oltre il suo aggira la vita che gli scorre accanto come precipizi a colazione un rifiuto romantico per la poesia every day la figlia mi chiede indietro gli appunti di storia del teatro non lo faccio apposta se noi ci incontriamo io rubo i libri poesie bianchi lei lavora è lo stand io preferirei aiutare Pivano a realizzare il suo bi/sogno di essere puttana. io so come. io so perchè. la deve dar via a poco ma noi tutti lo sappiamo che la poesia non paga. Perniciosa è la poesia, antimateria del racconto.

noi entriamo in tre con un pass che abbiamo sottratto a Tony Cucchiara mangiamo in tre con uno scontrino che è più di uno scontino per uno spuntino merenda è falso che anche durante la febbre bisogna restare digiuni intanto la terra trema se ne accorgono in pochi, ma i Punk satanisti stanno entrando dal basso, la storia del tunnel scavati è vera: il mondo sembra muoversi sotto di noi, il Lingotto barcolla, come una culla immensa. le fondamenta intaccate dai tunnel punkettari, la struttura intera sta sprofondando lentamente ingoiata dalla terra, i piani inferiori sono già invasi dall'acqua alle fogne e dai topi e dagli alligatori e dai punk satanisti che le abitano usualmente. ci sentiamo trascinare giù come sotto l'effetto di una carezza infinita, fino a quando non si avverte nemmeno più la presenza del pavimento sotto i piedi, spinti nel senso opposto partire pieni di musica verso dentro pianeti possibili.

Vostra Trhansel


4. 11/06/02
Siamo TrHansel, Greta e Biagio,
per le strade andiamo adagio.
Se mai 1/3 resta solo,
Il demonio lo prende al volo

a proposito del mio corpo: me ne frego se qualche acculturatogiovanediessino o sloganoiderossofascio mi dà del nazi quando declamo intronata in panchina con accanto mamma greta intere poesie di dada Evola e poi cito in braccio interi passi de lo yoga della potenza o de la metafisica del sesso. io voto per il risveglio delle possibilità del corpo. più le ruote pulsano più questo mio corpo si smaterializza. Cioè dal corpo se ne esce a/traversandolo. Annichilimento delle polarità.
Chi ha orecchie per intendere intenda, magari su altopiani del Tibet.
Una fan del desiderante - sezione:gnosticopunk - Nero Luci (per il quale anch'io non nascondo un debole) ha trascritto interamente la sua Hitler in peyote sul muro del cesso delle tipe (io i cessi li visito tutti e nessuno si scandalizza) di scienze dell'educazione. Codesta opera la metto in bibliografia.
Ci si dia pure del nazi, ci si faccia incubo, capro del sabato, del riassorbimento, del grande mare. Già ci si è dichiarato. Mai si è incompresi, il non comprendere è la maledizione di chi si ferma al conoscere.
An ideal for living è il primo singolo dei Joy Division, ed è un po' l'inno dell'Internazionale NaziSituazionista. Essa è nata nel tardo autunno 2001, eravolgare, nel campus, più precisamente nel posto ormai chiamato da desideranti, punkettare e punkettari, ultrà, streghe e stregoni, il Morto (ovvero la sala studio intitolata ad aldo moro). Lì nei pressi si trova anche il posto altresì detto il Furbacchione, ma questa è un'altra storia.
Mano al revolver quando si parla di cultura, e perverso piacere nell'essere insultati.
Dunque incondizionato rispetto all'INS e onore al Kali-Yuga Project!


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