Rubrica Potiomkin, il coraggio di dirlo, sul volume 1000 extra/ordinari oggetti

Ho avuto l'illuminazione nell'aerea di servizio di Roncobilaccio (Bo). Guidavo. Roncobilaccio pensavo fosse solo una parola di un verso di una canzone di Antonello Venditti. Invece esiste davvero. E quando ci sono arrivato ci ho creduto e ho capito. Tutto. Perché li mi è apparso, a Roncobilaccio, uno strano angelo. Che mi ha detto: "Sono l'angelo del Postmoderno. E ho visto cose che voi utenti umani non potete nemmeno immaginare". Era un angelo non bellissimo, sembrava Platinette e volevo scappare. lo gli ho detto: "Scusi signor angelo, io non capisco cosa dice e non mi interessa, mi sono fermato qui solo tin attimo per fare pipì, adesso me ne vado"... L'angelo mi ha fissato negli occhi, e ha continuato a ripetermi: "Ho visto cose"... Pensavo che si riferisse a Bisturi, terrificante programma di Italia Uno condotto da Irene Pivetti e Platinette (appunto) invece no, l'angelo ha letto nel mio pensiero e ha gridato: "Entra in Autogrill e guarda. Allora capirai".
Non mi interessava nulla di quello strano angelo, però dovevo comunque entrare nel locale dell'area di servizio per andare in bagno, e nel market ho capito.
Di fronte a me c'era "Luigina la mucca birichina", la statuetta di una mucca con l'impermeabile, dotata di sensori, che quando qualcuno gli passa davanti muggisce, ride, apre l'impermeabile e mostra le rette erette. Ho avuto una specie di capogiro. Ho ripensato all'angelo. Ho chiuso gli occhi. Ho fatto qualche passo. Ho riaperto gli occhi. Davanti a me questa volta è svettata in tutta la sua inquietudine la sagoma di "Rudy rutto libero", la riproduzione in plastica di un bambino deforme. La confezione garantiva di essere "davvero puzzolente". Vicino a "Rudy Rutto libero" c'era anche il "bonsai" in plastica verde di un bidone della spazzatura contenente "puzzonite", la sostanza "più puzzolente del mondo". Ho avvicinato il naso, ho annusato. Odorava di cacca e detersivo per i piatti. Terrificante. Sono scappato fuori. L'angelo mi aspettava. "Hai visto?", mi ha detto. "Ho visto", gli ho risposto sconvolto. "Ma non è finita", ha sorriso. Tra le mani aveva un libro.
Mi ha mostrato alcune immagini. Quella del dentifricio fatto con pasta di scarafaggi e quella delle pastiglie giapponesi che, ingerite prima della defecazione, ti permettono di produrre escrementi profumati. "Ecco" diceva l'angelo mostrandomi altre immagini "è il vangelo della contemporaneità. L'essenza del nostro mondo. La rivalsa dell'incubo che diventa realtà e merce, e che"... Poi l'angelo è svanito. Forse, era stato un sogno. Un incubo da indigestione di Camogli. Invece no. Il libro era ancora lì. Si chiama 1000 e.xtra/ordinari oggetti, è edito dalla casa editrice Taschen ed è in vendita Come gli oggetti che raffigura. Come "Luigina la mucca birichina" e "Rudy Rutto Libero". Come l'infinità di oggetti incongrui che ha trasformato questo mondo in paradiso. Uno strano, stranissimo, un po' terrificante, paradiso.

Aldo Nove
su "Musica" supplemento di Repubblica dell'11 marzo 2004, p.54.


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