da - “Dio ti sta sognando” - Raul Montanari


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Prologo



(Dio ti sta sognando - Il prato - Un rimedio per la tosse - Walid il Grande - Castelli, capanne - Lampi nel buio - Arriva il duca - Birra - Principi e re - Una razza vecchia - Lassù qualcuno muore...)

Prima fu buio e silenzio. Senza rumori, senza confini. Buio e un grigio immobile nulla. Colore del vuoto.
Poi qualcosa si mosse, come uno sguardo o un immenso motore che si avvia - piano da principio e poi veloce, sempre più veloce. E allora luci pulsanti, qua e là, disegnarono l'infinito, e ancora buio e ancora luce, buio e una volta arcuata di punti luminosi.
Eccolo, il pianeta, l'alveare che girava su se stesso, e un brusio si levava dal pianeta, buio tutt'intorno e luce nell'aria, e immense chiazze distese si aprirono laggiù - oceani, continenti, ancora buio e grigio di nubi e luce di lampi remoti, scendendo, poi una corona di montagne nere sui fianchi e bianche in punta, una pianura percorsa dal nastro luccicante di un fiume, e altri fiumi e città come macchie sul fondo della pianura, legate fra loro da strade e canali e ferrovie, e una città più grande che fu subito un reticolo di vie, piazze, angoli d'ombra, buio e luce di case vetrine finestre lampioni, infine uno slargo, un prato, una panca, e sopra la panca c'erano due uomini e un terzo camminava sull'erba del prato e i due uomini voltarono le teste e uno di loro parlò.


1998, Marcos y Marcos

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