(Raul MontanariChe cosa hai fatto?)
Quante orge nel mio cassetto!

Dieci anni per trovare un editore. Colpa di una storia piena di sesso estremo e perversione. Ora il libro di Raul Montanari è finalmente in libreria

di Antonella Fiori (L' Espresso)


Per scoprire di che pasta è fatto un uomo basta porgli questa domanda: che cosa faresti sapendo che ti rimangono dieci giorni da vivere? Se risponde «sesso, sesso, sesso», naturalmente a pagamento, potete essere sicuri. Siete in presenza di un comune maschio italiano, adolescente alla fine degli anni Settanta. Intelligente sì, come i suoi fratelli maggiori che hanno fatto il Sessantotto, ma con la frustrazione di non poter cambiare il mondo. Dunque "impotente", in tutti i sensi, senza più niente da perdere: uno che può decidere di farla finita in qualsiasi momento.

«Un everyman in cui ognuno può identificarsi», suggerisce Raul Montanari che ha costruito il protagonista del suo nuovo romanzo, "Che cosa hai fatto" (Baldini & Castoldi) sull'identikit di quest'uomo da bruciare. Lo sfondo è un'Italia inquietante, governata da una dittatura mediatica, con un presidente che scatena nelle piazze milanesi manganellatori che incendiano auto e spaccano vetrine. Molto simili ai Black Bloc visti al G8. Si annuncia un piccolo caso letterario. Anche per i dieci anni di vicissitudini editoriali che hanno preceduto la pubblicazione. Rifiutato nell'ordine da Einaudi, Feltrinelli, Rizzoli, Garzanti, Guanda, "L'ultima decade", questo il titolo del romanzo in prima stesura, aveva atterrito anche Giovanni Testori. Montanari, pochi giorni prima che morisse, gli aveva fatto leggere il manoscritto. «Dieci anni fa», racconta, «era un romanzo troppo moderno. Testori criticava l'assenza di motivazioni psicologiche, di sensi di colpa nel protagonista». Ma proprio la mancanza di responsabilità nel vivere, e la corrispondente inerzia nel ribellarsi a una situazione politica, fanno la forza del libro. Così ha giudicato Piero Gelli, editor della Baldini & Castoldi che, in due giorni, la scorsa estate, ha detto sì a un Montanari incredulo. Anche perché, due ore dopo, Cesare De Michelis faceva invano l'offerta per Marsilio.

Pseudo Decameron apocalittico scritto in prima persona, il libro risucchia il lettore nel girone infernale vissuto dal protagonista, un trentacinquenne milanese che decide di suicidarsi. Affida i suoi averi a una donna misteriosa, Beatrice, e le chiede di investirli procurandogli un programma di piaceri forzati che coprono tutte le perversioni dell'immaginario maschile. Lontano per atmosfera da Bret Easton Ellis o Michel Houellebecq, "Che cosa hai fatto" rimanda a un voyeurismo da film porno girato con telecamera a mano. Più domestico, vicino, conosciuto. «La vera moneta di scambio oggi non è l'euro, ma l'eros», dice l'autore: «Persino il tg è diventato un luogo di seduzione. Il valore mediatico delle telegiornaliste risiede nella loro desiderabilità sessuale». Non è un caso che in questo quadro iperrealista, tra boudoir sadomaso, orge con ragazzine, camere di tortura, quello che spicca è il sesso estremo a pagamento con la telegiornalista più famosa d'Italia. E gli amanti del pettegolezzo sono serviti.

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