Estratti da In un amen |
gli dei occulti
veloce come un amen
ti scavo dentro stronza
la grande dea vi trovo
grande come un atomo
con bella carne intorno
ti scavo nella carne
veloce come un amen
nella secreta stanza
il cor ed il suo ritmo
senza percussione
per lo mio dittatore
muore
ogni divisione.
simulacranostra
"Idem est Nox apud Orpheum & EnSoph in Cabala."
G. Pico della Mirandola. XV conclusione orfica
la notte la capisci
quando ne stai al centro
e niente più discrimini
e non fai differenze
gioioso ti nientifichi
dall'analisi
la comprensione è tenebra
a sassate insegne
contrarie luminose
ve n'è luce dal cielo
c'è quella sotto terra
ve n'è in centro città
e niente più discrimini
la ami come morta
amando amore stesso
il nulla lo capisci
quando ne stai al centro.
a-mort
crudele mese aprile
ma il morto è insepolto
al fuoco è stato dato
è fumo verso l'alto
appena cominciato
la primavera al Pincio
poi partirò arruolato
in bretoniane armate
amaro d'ospedale
in catare ossessioni
scatarri del buon dio
che ci ha incoronato.
via Sagra di San Michele
la strada verso il tempio
insegue il mio serpente
bisogno nuove frecce
a caccia il rinnovarsi
da lì chiamo il mio amore
son strano per la gente
un po' di strada in piedi
si stende la pianura
assunta a mio servizio
calpesto sì il potere
anni in pellegrinaggio
mostrando dedizione
al sintetizzatore.
k-525
allegro peto alla finestra peto
mentre ti scrivo o serenata
ma chere annusami il culo
soffiami in culo violoncellchen
romanza augurio di notte buona
letto smerdato risuona
visibilia et invisibilia
ode invocante la bona nox
minuetto di numeri suoni
trio che caga materia prima
minuetto d'atomi edificazioni
allegretto tutto al buio
rondò a venir quadrato
seguo cammino iperbole
saran poi cerchi nuovi
allegro muoio volo peto.
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