Intervista a Stefano Raspini

Come e quando hai scoperto la tua poesia?

Devo dirvi che la poesia e' vaga e adultera in quanto essa tutta bellina raffinata e piena di stile spesso incontra gli orchi brutti e cattivi della foresta inconscia e allora son c....
se devo stare alle dichiarazioni d'amore verso lo stile e la forma che la poesia continua a ricevere anche oggi da autorevoli intellettuali, penso a piperno eco lo scompianto luzi, mi sento in imbarazzo con il testo trascurato selvaggio da parole in liberta' quasi futurista e dada delle mie elucubrazioni asincrone in forma di poesia, pero' la rabbia corporale come un montone infuriato s'impossessa di me e del mio testo tracciato e inerte.
La poesia e' impulso deterministico come picasso per la pittura amo il decostruttivismo sempre e comunque niente e nessuno ha reso l'orrore della guerra meglio di guernica di picasso meglio e nessuno ha reso l'angoscia in poesia come la scavatrice di pier paolo pasolini. Il che ne dica luzi.

Quale relazione o influenza riconosci in altri autori "emiliani" del Novecento come Costa, Spatola, Delfini. Esiste "una linea rossa"?

L'emilia e' la terra atea con la toscana per eccellenza. Negare dio significa negare tutto e Montale lo sa benissimo con la sua splendida "la morte di dio". l'emilia e' terra di naif pochi intellettualismi e molta ruspantaggine. Io comunque ho origini toscane e lo stile mi insegue mi ossessa percio' cerco di espellerlo col corpo.

In questi anni hai fatto poesia col tuo stesso corpo, con la tua voce. Come affronti ed in quale prospettiva vedi una pubblicazione cartacea dei tuoi versi? (nonostante sia disponibile su questo sito e per strada un cd registrato dal vivo durante una tua recente performance)

La parola ferma ovvero il testo scritto non imprigionato da endecasillabi o altre diavolerie stilistiche non mi spaventa, non so' i mie potenziali lettori; a lori (i lettori) dico che Dante oggi scriverebbe come Lello Voce La Ventroni Raspini Sparajurij e i ragazzi dello Slam, perche' la poesia e' nata con la voce che ne diffondeva la forza e la verita', la poesia e' morta con la stampa che ne amplificava lo snobbismo intellettuale. In questo mi sento vicino a spatola e costa.

Tu sei noto al pubblico anche in quanto protagonista indiretto di alcune opere di Giuseppe Caliceti, "Fonderia Italghisa" e "Battito animale". Come hai vissuto da personaggio che ha trovato un autore?

Pirandello sul fatto di aver trovato un autore si sarebbe decisamente toccato... io lo considero un fatto decisamente kitch percio' mi emoziono parecchio tutte le volte che me lo ricordano

Molti ti amano, sei ricco, sei bello. A cosa rinunceresti per avere ancora di pił?

Rinuncerei alla poesia per essere un discreto pallavolista e rinunciare per sempre al mondo scabroso del verbale-seducente!
Il mondo dell'immagine ha piantato bulbi che dureranno almeno tre generazioni! Al massimo se rinasco faccio il rocker.

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