Ezra Pound

29/04/2004

Poeta (Hailey 1885 - Venezia 1972)

LUCI: dirò due o tre cose che so di Ezra Pound, poeta di nascita americana ma europeo d’adozione. Nasce nel 1885 nell’Idhao da famiglie discendenti dai primi pellegrini americani e muore nel 1972 a Venezia. Sepolto nell’isola di San Michele vicino a Venezia. Vi do come al solito qualche indicazione biografica, qualche pettegolezzo: nel 1901 conosce William Carlos Williams uno dei poeti fondamentali (che non ho mai letto ovviamente!) della tradizione americana dopo Whitman. Nel 1903, sempre all’università in America, studia lingua italiana, tedesca, francese, la grande poesia inglese del Seicento e dell’Ottocento, e, soprattutto, una passione che rimarrà per tutta la sua vita, la poesia romanza ovvero post latina, pre-italiana, pre-francese, pre-spagnola e pre-ferita, anche. Nel 1908 anche perché perde i suoi posti di lettore all’università per i suoi atteggiamenti un po’ troppo bohemienne, si trasferisce in Europa, dove si occupa per un po’ di musica: diventa l’impresario musicale di una sua amante seguace della musica di questo musicista Russo che si chiamava Scriabin accompagnandola in giro per concerti per l’Europa. Sempre nel 1908 pubblica la prima raccolta stampata a Venezia che si chiama A lume spento.
CICCIO: ma si chiama A lume spento proprio scritto in italiano?
ZENO: si perché era stato scritto in italiano, e stampato a sue spese, tra l’altro.
LUCI: si, come quasi tutto, succede sempre così. Nel 1909 c’è un incontro fondamentale per la sua vita, che è quello con William Butler Yeats, il poeta irlandese che frequenterà per diversi anni e che lo coinvolgerà in studi legati alla mistica e all’esoterismo, perché Yeats era un membro dell’ordine ermetico della Golden Dawn seguace della Blavatski, perciò del teosofismo; tra l’altro Pond fu anche segretario di Yeats, passeranno un intero inverno in un cottage in alta montagna a studiare e a praticare cosa lo sanno solo loro. Nel 1913 Pound comincia a interessarsi alla tradizione orientale, soprattutto al teatro No Giapponese e alla poesia e alla filosofia cinese; soprattutto la figura di Confucio è importantissima, tanto e vero che tradurrà e studierà fino alla fine della sua esistenza il pensiero cinese, più che nell’aspetto taotista, nell’aspetto confuciano, appunto. Nel 1914, altri incontri fondamentali con T.S.Eliot e con Joyce. Di T.S. Eliot, nel caso non lo sapeste, egli sarà il revisore completo di The Waste Land, che è un lavoro di raschiamento totale, perché Eliot si era lasciato andare un po’ troppo e Pound taglia taglia e raschia raschia fino a trasformarlo nel capolavoro che, chi ha avuto modo di leggere sa. Di Joyce invece sarà un grandissimo pubblicista, aiutandolo a pubblicare, scrivendo saggi per spingerlo verso il successo.
ZENO: gli dava anche soldi...
LUCI: si, lo invitava a casa, gli pagava il caffè… Nel 1914 comincia il coinvolgimento di Pound in movimenti avanguardistici inglesi derivati fondamentalmente da Futurismo e Cubismo che sono Imaginismo e Vorticismo, adesso anche se voi voleste saperlo, non so dirvi granché di questi movimenti perché, per quanto mi sia documentato, sono pochissimo trattati nelle antologie.
PAN; Ciccio, dica... CICCIO: ma, si può dire brevemente che l’Imagismo è una corrente che inventa lo stesso Pound e che poi appartiene ad alcune scrittrici e poetesse americane, in particolare a Amy Lowell, in particolare poi lui, nel suo periodo europeo, se ne distacca passando ad una fase più legata al Cubismo, quindi più vorticista e meno imaginista anche accusando la Lowell e altri americani di aver abusato di un titolo, polemiche da quattro soldi. Poi c’è stata anche un’antologia di poesia imaginista amaricana.si dice che Pound stesse anche con la poetessa Ecidi Louren, anche lei legata al movimento imaginista americano.
LUCI: si qualcosa si è detto sull’Imaginismo, mentre penso che il Vorticismo fosse più concentrato sull’aspetto pittorico e visivo, insomma una forma di futurismo legata al dinamismo, a quest’idea del vortice. Il 1917 è una data fondamentale perché Pound comincia a lavorare alla sua opera totale, che sono i Cantos, e che sono 117 poemi di cui parleremo più tardi. Nel 1920, comincia, influenzato dal nuovo socialismo inglese (era un aspetto un po’ particolare del socialismo inglese perché cercava di coniugare teorie corporativistiche legate ancora a strutture medioevali con Nietzsche, insomma un casino allucinante), comincia a studiare economia. Nel 1902 la sua carriera musicale continua perché scrive la sua unica opera completa che si chiama Villon, ovviamente dedicata all’omonimo poeta francese. Nel 1933 incontra a Roma Benito Mussolini, dove gli chiede la tranquillità per portare a termine il suo grosso poema che vuole scrivere in Italia. Mussolini tra l’altro legge i primi trenta Cantos e li trova molto divertenti. Durante la guerra, tra il ’40 e il ’43, Pound tiene discorsi alla radio dall’Italia contro gli U.S.A., contro la guerra e contro il sistema economico che c’era dietro le plutocrazie, per usare sempre un termine di Mussolini, occidentali. Quest’aspetto contro l’America è molto legato alle sue visioni economiche che erano fondamentalmente contro l’usura.
CICCIO: “l’usura anale sado-anale giudea”, così la definisce nel testo in cui parla dell’economia.
LUCI: ha letto ABC of the economics?
CICCIO: si, alcuni estratti.
LUCIda quello che ho letto in lui però non vi sono delle grosse tendenze antisemite, ma è più un discorso legato all’alta borghesia americana.
CICCIO: si, lui diceva che dal grano può emergere qualcosa, mentre dal denaro non viene fuori niente, quindi l’aspetto economico che si badava sul riciclo e la circolazione del denaro fine a se stesso non era fertile per nessuno, come l’anale.
LUCI: si, appunto, mentre l’economia legata all’agricoltura ha comunque un riferimento diretto e concreto con l’esigenza della popolazione, quella legata al puro capitale che circola, la sfera economica è completamente staccata dalle esigenze reali della gente e la produttività della terra ; quindi il discorso sull’usura e contro l’accumulo di capitale si concretizzava in questo modo contro la politica che stava facendo l’America e contro i grandi potentati economici in mano a famiglie di estrazione ebraica. Nel 1945 pubblica la traduzione dei primi saggi confuciani, ma, avendo l’Italia perso la guerra, queste traduzioni sono bruciate in massa perché si sosteneva che questa traduzione era favorevole all’asse Roma-Berlino-Tokyo. Sempre nel 1945 viene arrestato dai partigiani, viene rinchiuso in un campo di concentramento vicino a Pisa, dove rimane per sei mesi, di cui tre settimane prigioniero in una struttura di lamiera esposto al caldo di giorno, al freddo di notte, alla sete… in questi sei mesi riesce a scrivere i Cantos Pisani. Quando esce dal carcere viene portato in America dove rimane per dodici anni in manicomio criminale. Riesce solo a uscire dopo varie petizioni di artisti angloamericani come Hemingway e Eliot, e anche italiani, la cultura italiana si mobilita in massa per liberarlo, e non solo la cultura, ma anche la politica visto che lui aveva abitato molto a Venezia soprattutto a Rapallo, per cui il sindaco e i cittadini hanno fatto una petizione perché sia liberato. Finalmente nel 1958 viene liberato.
PONTE: Rapallo è la stessa città di Nietzsche, tra l’altro.
LUCI: sì, infatti Rapallo ha questa caratteristica di attirare le persone più strane.
CICCIO:vicino alla baia dei poeti, no?
LUCI:non so, non conosco la Liguria.
ZENO: Rapallo è in Liguria? Pensavo fosse in Calabria.
LUCI:viene liberato nel ’58 e ovviamente torna subito in Italia perché l’america non è che l’amasse un granché. Muore nel 72 e viene seppellito nell’isola di San Michele. Arrivando alle cose un po’ più succose: perché a me interessa Pound? E perché dovrebbe interessare a voi Pound?
ZENO: non lo so.
LUCI: non lo sappiamo. Proviamo allora a fare delle ipotesi. Primo: c’è in Pound un grande lavoro di sintesi delle avanguardie e della tradizione, insomma rompe, come secondo me tutti i personaggi interessanti nella storia della letteratura, rompe questo dualismo, noiosissimo, tra avanguardia e tradizione. Avanguardia perché, come abbiamo visto, ha spinto Eliot, Joyce, è stato comunque in associazioni avanguardiste come vorticisti e imaginisti, e tradizione perché, anche con i suoi studi, fa tutto un lavoro di recupero, di traduzione, di riscrittura in inglese, ovviamente con delle variazioni, di tutte le grandi tradizioni culturali interessanti. Per cui come tecniche di avanguardia vediamo soprattutto il cut-up: lui prende proprio pezzi di autori antichi, ma anche lettere, documenti che trova nelle antiche biblioteche, li traduce, li reinterpreta proprio con la tecnica del cut-up, e anche da autori del passato; qualche nome che si può fare è quello di Omero, tutto il primo canto dei Cantos è una riscrittura dell’inizio della discesa agli inferi di Omero, poi c’è la tradizione trobadorica, Daniel, Sordello, Bernard De Ventadorn, li riprende, poi la grande poesia italiana del Duecento e del Trecento, Cavalcanti, il dolce stilnovo, Dante, la tradizione rinascimentale con alcune figura di riferimento che possono essere le famiglie d’Este, la figura di Malatesta, i grandi pittori, … si insomma è enciclopedico, i nomi che fa… si bisogna leggero con l’enciclopedia accanto, questo è un pregio e un difetto contemporaneamente, … poi la grande poesia inglese, perciò Shakespeare, Donne, i poeti metafisici, la poesia dell’Ottocento romantica inglese, poi la tradizione buddista e indù: ci sono un sacco di riferimenti agli antichi Veda, agli scritti di Budda, Confucio, come abbiamo già detto; posso farvi vedere dei veri e propri ideogrammi, per farvi un esempio.
CICCIO: Ciccio: poi ho delle domande da farle al riguardo.
LUCI: sugli ideogrammi? A me?
CICCIO: ma, sul rapporto tra il teatro No…
LUCI: poi ci sono anche altri aspetti interessanti di poesia visiva, di cose che inserisce così, alla cazzo. Un altro degli elementi importanti è la poesia della Roma antica, per cui Ovidio, Catullo, insomma la grande poesia della nostra tradizione romana.
CICCIO: fino a Totti.
LUCI: è molto interessante appunto questo aspetto di fusione con tecniche di scrittura moderne che riprendono aspetti legati alla tradizione. Un altro elemento che a me ha interessato molto è il fatto che i Cantos sono visti come un gigantesco poema iniziatico quindi come se fosse una riscrittura di una sorta della Divina Commedia ma anche dell’Eneide e ancora prima dell’Odissea; ci sono elementi in comune fra Odissea, Eneide e Divina Commedia e appunto i Cantos che chiudono appunto questa linea del viaggio inizatico; ciò che li rende un viaggio iniziatico è la discesa agli inferi: nell’Odissea Omero scende agli inferi, nell’Eneide succede lo stesso a Enea, Dante ovviamente lo fa, e lo fa anche Pound, ci sono proprio delle descrizioni dell’inferno. C’è proprio questa struttura, secondo i termini legati ai misteri eleusini, che hanno codificato per la prima volta, probabilmente, questo passaggio iniziatico di discesa agli inferi, purificazione, ovvero purgatorio, e paradiso o illuminazione; che erano le fasi della katabasis, discesa agli inferi, dromena, che letteralmente dovrebbe dire ‘vagabondaggio’ e che sarebbe la purificazione, epopteia che è il momento di liberazione dalle condizioni legate al corpo. Questi aspetti nei Cantos non sono messi come in Dante in modo cronologico, ovviamente nella condizione moderna tutto è più frantumato per cui ci sono pezzi di paradiso all’inizio, pezzi di inferno alla fine, perché è quasi come se ogni giorno si vivessero queste tre dimensioni: la discesa agli inferi può essere anche la discesa nell’inconscio, la morte, la notte, il sesso, le passioni carnali, eccetera eccetera. Però si possono evidenziare in maniera più netta questi aspetti nell’inferno con la descrizione del mondo moderno artificiale, legato alla macchina, alla tecnica, al denaro, all’incultura americana; lui lamentava questa cosa che, a differenza dell’Italia e dell’Europa, in America non ci fosse nessun tipo di studio dei classici e dunque un’incultura generale che si trascina ancora adesso, visto che il 90% degli americani non ha mai letto un libro. Ovviamente questo aspetto del mondo moderno non è legato solo all’America ma anche alla Russia: lui vedeva l’americanismo e il bolscevismo come due facce della stessa medaglia, con questa eccessiva attenzione all’aspetto assolutamente materiale, rispetto alle esigenze più alte dell’uomo. Questo è appunto l’inferno, cioè il mondo moderno, fondamentalmente; il vagabondaggio è fatto con l’aiuto di figure storiche o mitiche, ci sono intere sezione dei Cantos, come appunto i canti malatestiani su Sigismondo Malatesta, legati a figure storiche che lo aiutano in questo processo di purificazione, come Plotino, filosofo neoplatonico che lo porta fuori dall’inferno di Londra; nel canto XVI lui racconta di questa Londra infernale, moderna, grigia, industrializzata e ignorante, con Plotino che lo salva. Budda, ovviamente, Confucio, Genisto Pletone, che è una figura fondamentale per lo sviluppo del Rinascimento italiano, per la costruzione dell’accademia platonica di Careggi, vicino a Firenze, fu colui che spinse Cosimo de Medici a far tradurre i testi di Platone e di Ermetesogisto.
CICCIO: sono cose che si sanno.
LUCI: si, basta leggere l’enciclopedia. La maggior parte Dante, naturalmente, Jefferson, il presidente degli Stati Uniti, perché lui vedeva l’inizio degli Stati Uniti un possibile miglioramento della tradizione europea, invece la storia gli darà torto. Guido Cavalcanti, un’altro figura importantissima, perché tra tutti gli autori del Dolce Stil Novo Cavalcanti sarà il riferimento più importante per Pound; ahimè, o evviva, Benito Mussolini che lui vede come una figura speculare a Jefferson, quello che voleva fare Jefferson per l’America, cercava di farlo Mussolini per l’Italia; i trovatori, anche qua Sordello e Daniel sono le figure fondamentali che aiutano questo vagabondaggio di purificazione, queste grandi figure in cui il divino si dimostra e aiuta. Il paradiso, come si può immaginare, è molto più astratto rispetto alle visioni di inferno e purgatorio; ci sono visioni estatiche, ci sono descrizioni anche lì cut-up da Plotino, e da filosofi di neoplatonici, con visioni celestiali, serafini, eccetera eccetera.
ZENO: la numerologia ha una sua rilevanza nella divisione dei canti?
LUCI: in realtà non penso, anch’io mi sono posto questa domanda, interessandomi di questo aspetto, ma non ho trovato nessun particolare interesse per questo, diciamo che è andato avanti fino alla estenuazione della sua vita.
ZENO: quindi non c’è una progettualità.
LUCI: no, perché alcune sezioni di cantos sono di più, altre di meno, non sono riuscito a capirci un cazzo, fondamentalmente. Potrei dirvi qualcosa della suddivisione: i primi trenta cantos sono i più famosi, in realtà è come se fossero una specie di introduzione, una stesura; poi ci sono i Cantos dal trentunesimo al quarantunesimo che sono quelli su Jefferson e il nuevo mundo, ovvero l’America; poi c’è la quinta decade dei Cantos che sono su Siena e le riforme leopoldine che è tutto quanto incentrato sulla costruzione del Monte dei Paschi di Siena, che vedeva come una struttura economica non usuraia, perché molto legata ai beni della terra, poi i Cantos Pisani, Rock-Drill, i Troni, e gli ultimi che sono stesure e frammenti. Io pensavo di leggervi qualcosa, prima di tutto però una questione sulla traduzione: le traduzioni di Pound, almeno quelle pubblicate dalla Mondadori, quelle ufficiali, sono fatte da sua figlia, che ha un nome impronunciabile, che tra l’altro era moglie di un noto egittologo, perciò, a parte che Pound conosceva benissimo l’italiano, pare che le traduzioni della figlia siano state comunque abbastanza seguite da Pound stesso, per cui, pur se, leggendo la traduzione italiana, sembrano infedeli, sono decisamente fedeli perché sono state scritte su sua indicazione. Perciò pensavo di leggervi il canto XIV che è una delle descrizione dell’inferno, e poi o uno o due dei cantos scritti direttamente in italiano che sono il LXXII e il LXXIII, uno dedicato anche a Marinetti.
SCUDO: posso farti una domanda? Volevo sapere se c’è qualche rapporto tra il suo modo di vedere Londra e il modo di vedere le grandi città di Eliot.
LUCI: non sono abbastanza formato per rispondere a questa domanda ma penso che, essendo loro due amici, due che collaboravano e discutevano abbastanza, che vivevano le stesse esperienze, penso che la rappresentazione di Londra in Eliot nella Terra desolata e la descrizione della metropoli in Pound siano molto molto affini; questa lontananza dalla natura, perché poi in Eliot c’è anche questo discorso del ritrovamento del Graal, perciò delle stagioni…
SCUDO: la città è sempre nebbiosa, bruna…
LUCI: …artificiale, si, si. La risposta è si, poi magari mi smentirete… Vi leggo allora il canto XIV, che in alcune parti non so come leggere perché ci sono dei nomi che non mette completamente: c’è una lettera, poi puntini di sospensione e un’altra lettera, che non si sa che cazzo volesse dire. Il primo verso è un cut-up, scritto così anche nella versione inglese, dall’Inferno di Dante

lettura XIV canto


LUCI: poi vi leggerei queste altre cosine del ’44 che sono subito prima dei cantos pisani, scritti dopo il bombardamento da parte degli Alleati, non alleati suoi però, del Tempio malatestiano a Rimini, dove era sepolto questo Genisto Pletone, costruito da Sigismondo Malatesta, che è a tutti gli effetti un tempio che p stato abbastanza rovinato dai bombardamenti. Il primo si chiama Presenza, ed è quello dedicato a Marinetti, il secondo si chiama Cavalcanti: corrispondenza repubblicana.

lettura cantos LXXII e LXXIII

LUCI: Arrivederci e grazie

John Giorno
Gabriele D'Annunzio
Mishima
Julius Evola


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