ROMAPOESIA 2005 - DOCtorCLIP

Si torna a Roma per la seconda volta in una settimana. Si spera ancora che Andrea Cassalia cucini bene come sa. Io sono il suo aiutante più promettente. L’ultima volta abbiamo preparato pasta con zucchine, pomodori pachino, guanciale, ‘nduia e uovo per legare meglio il tutto. Abbondante e nessuno si è lamentato delle porzioni. I dolci magari li prenderemo da Molinari, oppure direttamente in loco da Romoli, se riusciremo ad alzarci dal tavolo. Ora io penso questo con forza, quando mi chiama Daniela Rossi per un intervento su radio 3, in previsione della serata. Dico al conduttore che il nostro è un andare osceno ed altre cose, ma lui si concentra su osceno allora mi tocca precisare che mi riferisco al trovarsi fuori scena dell’autore - anche all’interno del video – per niente protagonista di niente, mentre la poesia è tutto e fa tutto da sé. Anche Andrea partecipa alla serata perché ha realizzato uno dei dieci video finalisti. Mi auguro che nel caso vinca non gli venga in mente di portarci in un ristorante per festeggiare. Arrivo in auditorium con Antonio Marra, il regista del nostro video. Io e Antonio ci conosciamo da quando abbiamo pochi anni a testa, solo che adesso ha deciso di chiamarsi Anthony Mar, e questo è male. Nome adatto ad un attore porno, non alla sua delicata vita. Perfino Sara Ventroni, più tardi gli chiederà di rinunciare al suo nome, invano. La serata è elegante, c’è la moquette rossa, i bagni di un lusso sfrenato. I primi video sono un omaggio alla rivista videor di Pagliarani che è in prima fila e di sicuro si lamenta di qualcosa, anche se non riesco a sentirlo. In particolare alcune letture di Balestrini e Corrado Costa sono davvero belle. Dopo di ciò comincia la finale. I video vengono proiettati dal decimo classificato, tornando indietro, come a scuola coi compiti in classe. Sono doppiamente teso. Non so mai quando sarà il nostro turno, e non so ancora cosa e dove mangeremo questa sera. Andrea è alla mia destra. Antonio alla mia sinistra. Dietro di me c’è Alexandra Petrova che prima dell’inizio mi ha detto che mi deve dare una cosa. Vorrei domandare ad Andrea cosa c’è in frigo, ad Antonio di smetterla di farsi chiamare Mar, ad Alexandra cosa ha portato per me. (Fine prima parte)


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